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243 profughi scomparsi, parla l'uomo della strage: ho viaggiato gratis per aver aiutato i contrabbandieri, ma non sono un trafficante

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Measho Tesfamariam, 29 anni, dal suo profilo Facebook

Measho Tesfamariam, 29 anni, dal suo profilo Facebook


Measho Tesfamariam, accusato di avere organizzato il tragico viaggio: solo Dio sa cosa è successo a quella barca. L'eritreo ha chiesto protezione in Germania. Ma ammette: ho viaggiato gratis fino in Italia, per aver aiutato i trafficanti con le telefonate
RINTRACCIATO DA L'ESPRESSO - IN EDICOLA LA STORIA

Measho Tesfamariam, 29 anni, un richiedente asilo eritreo da poco in Germania, è accusato in Italia e in Svezia di essere l'uomo che ha organizzato il tragico viaggio di 243 profughi e del loro scafista a bordo di un piccolo peschereccio scomparso nel Mediterraneo.

Il barcone è partito da Al-Khums in Libia il 28 giugno scorso alle 3 di notte diretto in Italia. Ma il piccolo peschereccio non è mai arrivato a destinazione e i 244 a bordo, esuli eritrei e sudanesi tra i quali almeno tredici bambini, da allora sono dispersi.

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Nella sua intervista a «l'Espresso», (qui nella versione originale in inglese) Measho Tesfamariam respinge le accuse dei familiari dei profughi scomparsi.

Refugees rescued at sea by the crew of an Italian Navy ship (photo by Massimo Sestini)

Profughi soccorsi in mare da una nave della Marina militare (foto di Massimo Sestini)


Un esposto firmato contro Tesfamariam da alcuni parenti è stato consegnato il 17 ottobre alla Procura di Milano. «Non sono l'organizzatore del viaggio», dice il presunto trafficante: «Soltanto Ibrahim, un passatore sudanese, e Dio sanno cosa è successo a quella barca».

Tesfamariam ha aggiunto che Ibrahim, il trafficante proprietario del piccolo peschereccio, gli aveva dato il suo cellulare con lo scopo di mantenere i contatti tra gli eritrei in partenza dalla Libia e i loro parenti in Europa.

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Ma perché Ibrahim ha dato il suo telefonino proprio a lei? «Perché parlo arabo. Questa è la ragione che mi sta creando problemi», risponde Tesfamariam.

Measho ha anche rivelato che uno dei suoi fratelli, Medhane, 22 anni, era su quel barcone ed è tra i passeggeri dispersi. L'eritreo accusato di essere un trafficante ha poi raggiunto l'Italia in settembre su un altro barcone. Ed è arrivato al porto di Taranto su una nave della Marina militare impegnata nell'operazione «Mare nostrum», insieme con altri profughi soccorsi in mare.

Measho Tesfamariam in another picture from his Facebook profile

Measho Tesfamariam in un'altra foto dal suo profilo Facebook


Tesfamariam è fuggito da un centro di indentificazione pochi giorni dopo il suo arrivo e il 19 settembre a Bologna ha preso un treno per la Germania, dove ora abita non lontano da Berlino e ha chiesto protezione umanitaria.

Quanto ha pagato il suo viaggio dalla Libia all'Italia? «Non ho pagato per il viaggio in mare». E come mai non ha pagato per la traversata? «Perché... avevo aiutato Ibrahim (il trafficante) con le telefonate. E lui per ringraziarmi...», risponde Measho Tesfamariam.
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